Ticino e Grigioni

Più ispettori in Ticino

La SUVA ha risposto positivamente alla domanda del Cantone di intensificare i controlli

  • 13 maggio 2020, 19:08
  • 10 giugno 2023, 00:53

NOT 17.00 del 13.5.2020 - L'intervista a Gianluca Chioni

RSI Ticino e Grigioni 13.05.2020, 19:05

  • ti-press

Gli ispettori sono passati da 10 in totale (fra ispettorato del lavoro e SUVA) a 15. Significa che la SUVA ha riconosciuto l'importanza di accompagnare la fase due ticinese. Ebbene, da inizio maggio, sono stati effettuati circa 900 controlli (compresi quelli di polizia). Sia lo stato maggiore cantonale di condotta che il Cantone ci hanno detto che in questa fase non sono riscontrate grosse infrazioni. Le denunce in procura per violazione delle norme covid sono state invece 21, quasi tutte risalgono alla fase del lockdown. Per fare un esempio si trattava di artigiani che hanno lavorato nonostante il divieto o aziende che hanno fatto lavorare più dipendenti del consentito.

Da lunedì, però, con la riapertura di quasi tutti i settori dell'economia, il numero di luoghi nei quali effettuare i controlli si è moltiplicato. E allora, come scegliere? "Seguiamo le fasi di riapertura" - spiega il capo dell'Ufficio dell'Ispettorato del lavoro Gianluca Chioni - "per esempio la scorsa settimana, quando hanno riaperto parrucchieri, estetisti e fisioterapisti, dove i contatti sono stretti, abbiamo verificato che le misure di sicurezza venissero applicate in modo corretto". Lunedì, giorno della riapertura degli esercizi pubblici, sono stati effettuati circa 120 controlli. Quali difficoltà evete riscontrato? "Difficoltà particolari non ne abbiamo rilevate", prosegue Chioni, "vediamo una grande attenzione sia da parte dei datori di lavoro che dei lavoratori perché ne va prima di tutto della loro salute e quella dei loro famigliari".

I controlli di polizia

Secondo le cifre che ci ha fornito lo Stato maggiore cantonale di condotta, da inizio maggio, sono stati effettuati solo dalla polizia circa 250 controlli in aziende, cantieri, strutture ricettive e attività commerciali, poco meno di una ventina le contravvenzioni. Si tratta di circa un quarto del totale dei controlli effettuati sempre da inizio maggio. Gli altri, dunque (la maggior parte) erano sulla popolazione (su distanze e assembramenti). Una percentuale sufficiente? Lo abbiamo chiesto sempre a Gianluca Chioni. "Direi che l'apparato di controllo che è stato messo in atto è adeguato, perché è stato messo in piedi di concerto fra Cantone, Suva e polizia con l'aiuto dei partner sociali. Se ci fosse la necessità di aggiungere altre persone su questo fronte l'ispettorato del lavoro ha comunque ancora risorse a disposizione".

I crediti in procura

Per quanto riguarda gli eventuali abusi che riguardano i crediti elargiti dalle banche alle imprese nell’ambito del piano di aiuti della Confederazione, si è intanto appreso che anche in Ticino la Procura ha ricevuto un paio di segnalazioni che riguardano casi sospetti. Le stesse -da nostre informazioni- sono al vaglio degli inquirenti che stanno conducendo per ora degli accertamenti preliminari. Non è dunque ancora dato sapere se vi siano gli estremi per ipotizzare dei reati. Proprio oggi è emerso che la Procura zurighese sta indagando a sua volta su una trentina di presunte richieste fraudolente.

CSI/Francesca Calcagno/Romina Lara

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