“The Total Experience Live in Liverpool” di Steve Hackett, Sony Music (dettaglio di copertina)
La Recensione

“The Total Experience Live in Liverpool”

Il più romantico dei Genesis

  • www.sonymusic.com
  • 8.5.2024
  • 25 min
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  • Musica
Di: Franco Fabbri

Steve Hackett è stato un membro dei Genesis nel periodo che i fan del gruppo considerano “classico” (come si accenna anche nel titolo di questo voluminoso cofanetto), e che per molti fa dei Genesis un prototipo per il genere, nel senso che la musica che assomiglia a quella dei Genesis nell’epoca-Hackett sarebbe certamente progressive rock, e quella che non le assomiglia lo sarebbe un po’ meno. Il che non è vero, perché il progressive rock storicamente si forma e vive sulla base di un agglomerato di “ingredienti”, alcuni dei quali si trovano negli album e nei concerti dei Genesis tra il 1971 e la fine di quel decennio, ma altri no, e l’idea di prototipo è una scappatoia per evitare di approfondire le differenze, anche radicali, tra i Genesis e tanti altri gruppi. L’importante, però, è crederci, e il pubblico che affluisce numerosissimo ai concerti di Hackett non sembra avere dubbi. Nemmeno noi, del resto. Hackett, chitarrista principale del gruppo in quel periodo, incarnava e incarna l’ideale di un romanticismo musicale e poetico, una celebrazione di un passato che va dai cavalieri e dai miti medioevali fino a un tardo Ottocento vittoriano, evitando i luoghi comuni della canzone d’amore tradizionale. Lo disse lui stesso in un’intervista nella quale spiegava l’abbandono del gruppo, alla vigilia della “svolta pop” che avrebbe fatto dei Genesis uno dei gruppi di maggiore successo negli anni Ottanta. C’erano anche altre ragioni, e la principale probabilmente era che Hackett era in minoranza fra i compositori del gruppo, emarginato dalla prolificità degli altri membri: soprattutto Tony Banks per la musica e Peter Gabriel (che comunque uscì prima di Hackett) per i testi. È sicuro, poi, che anche come strumentista Hackett non avesse lo spazio che in altri gruppi, e in modi diversi, era riservato al chitarrista, e nella sua produzione discografica e concertistica da solista ha rivendicato quel ruolo. Con i risultati che si apprezzano in questo doppio DVD e doppio CD, che documentano un concerto a Liverpool dove Hackett e il suo gruppo hanno eseguito brani tratti dalla sua produzione solista (fin dal primo album, che registrò quando era ancora nei Genesis) più alcuni dei pezzi più famosi dei Genesis della prima metà degli anni Settanta. Corre voce, tra i fan, che la band di Hackett suoni i Genesis “meglio dei Genesis”: anche se, però, nessun cantante riesce a cantare meglio di Gabriel. Ma c’è dappertutto, non solo a Liverpool, un pubblico che si entusiasma ad ascoltare questi brani lunghi, con sezioni strumentali molto estese (o, a volte, integralmente strumentali), sorta di sinfonie eroiche per adolescenti (di oggi o che furono). In attesa che le altre case discografiche se ne accorgano, la Sony mette sul mercato un cofanetto col DVD del concerto, un altro DVD di extra, più due CD con tutte le registrazioni audio, a un prezzo ridicolo. Un documento da non perdere.

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