Ticino e Grigioni

Una “Riserva forestale” DOC sul Monte Generoso

Molteplici gli obiettivi dell’iniziativa inaugurata sabato, dalla protezione degli ecosistemi boschivi, all’arricchimento dell’offerta turistica per gli ospiti dell’“albergo diffuso”

  • 27 aprile, 20:23
  • 30 aprile, 14:04

Restituire il bosco alla natura

Il Quotidiano 27.04.2024, 19:00

  • Tipress
Di: Quot/RSI Info

Sono 36 ettari di bosco alle pendici della montagna, in zona Bellavista, e più precisamente nel triangolo boschivo tra la Cascina d’Armirone e la Muggiasca. Uno spazio verde che il Patriziato di Castel San Pietro, proprietario del sedime, è riuscito a valorizzare attraverso il progetto di “Riserva forestale Monte Generoso-Cascina d’Armirone” che è stato ufficialmente varato questo sabato. Si tratta del coronamento di una serie di opere promosse e realizzate dagli stessi patrizi nel corso degli ultimi 5 anni, opere giunte tutte al traguardo: lo scorso marzo è stato inaugurato il nuovo edificio ricettivo dell’Alpe di Caviano e quindi l’edificio ristrutturato del Casello del Latte. Le tre nuove offerte, nelle intenzioni dei promotori, sono rivolte ai turisti, ma non solo, che potranno visitare la zona grazie al progetto di “albergo diffuso” sul Monte Generoso.

La “Riserva forestale” sarà gestita secondo il secondo principio del non intervento, fatta eccezione per la manutenzione dei sentieri. Molteplici sono gli obiettivi, dalla conservazione e promozione della diversità ecologica negli ambienti e ecosistemi forestali, alla tutela del patrimonio genetico naturale; alla protezionie di specie animali, fungine e vegetali rare e minacciate. L’aumento della quantità del legno vecchio e morto svolgerà inoltre un ruolo importante per i cicli di vita di innumerevoli organismi e per la conservazione di uccelli che nidificano nelle cavità di alberi. Ulteriore obiettive del progetto sarà il monitoraggio dell’evoluzione naturale degli ecosistemi forestali, senza dimenticare la creazione di itinerari didattici e di educazione ambientale.

Il progettista, l’ingegner Roberto Buffi, ha ricordato ai presenti come i tempi di realizzazione dello studio e quindi l’iter preparatorio, avviato prima della pandemia, siano stati lunghi e siano terminati nel dicembre 2020, quando poi il Patriziato ha ricevuto le necessarie approvazioni dagli uffici cantonali, sottoscrivendo una convenzione a fine 2021, per poi concludere i lavori nell’autunno 2023.

Da parte sua, Dario Frigerio, presidente del Patriziato di Castel San Pietro, ha sottolineato come d’ora innanzi per gli amanti della natura vi sarà un motivo in più per raggiungere il Generoso e soggiornare nelle strutture ricettive, delle quali fa parte l’Alpe di Caviano. Quello del Mendrisiotto è un tassello di un più ampio disegno, come ha spiegato Patrick Luraschi, capo Ufficio del VI circondario forestale, il Piano Forestale cantonale ha come obiettivo la creazione di “Riserve forestali” su circa 25’000 ettari, pari al 18% della superficie boschiva ticinese.

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