Ticino e Grigioni

Alberghi: “Soddisfatti e preoccupati”

Circa 8 su 10 hanno riaperto, ma le misure sono impegnative e costose. Per Hotellerie Suisse Ticino serve un aiuto dallo Stato

  • 4 maggio 2020, 18:49
  • 5 settembre 2023, 05:49

CSI 18.00 del 05.04.2020 - Il servizio di Flavio Maddalena

RSI Ticino e Grigioni 04.05.2020, 20:26

  • Archivio TI-Press
Di: CSI/dielle

“C’è sicuramente una certa soddisfazione per poter tornare al lavoro, c’è invece una forte preoccupazione per sapere come questo lavoro si svilupperà”. A dirlo è il presidente di HotellerieSuisse Ticino Lorenzo Pianezzi. In Ticino, da oggi (lunedì), possono infatti riaprire tutti gli alberghi, non più soltanto quelli che ospitano lavoratori impiegati nei settori essenziali. Una riapertura che era attesa, nel settore, e di cui avrebbero approfittato circa otto strutture su dieci.

Per molti si tratta però di una riapertura parziale, fatta più di preparativi in attesa dei clienti che al momento sono ancora pochi. Preparativi che significano anche e soprattutto misure igieniche da mettere in atto: “Sono impegnative e anche costose, tra mascherine, guanti e disinfettante…” dice ai microfoni RSI la titolare dell’Albergo La Posta a Bignasco Marie-Paule Gens. Per lei le preoccupazioni maggiori sono però altre: “Non ci saranno più i clienti stranieri, noi abbiamo ad esempio una buona clientela italiana di habitué. Ormai prendiamo le cose settimana per settimana, ma la paura c’è”.

Da Bignasco a Locarno, all’hotel Belvedere che, dopo aver ospitato per settimane il personale sanitario al fronte nell'emergenza Covid, ora si prepara a riaccogliere i turisti. Servirà però un periodo di prove, per testare il nuovo protocollo igienico, come conferma il direttore Michele Rinaldini: “In certi punti dell’albergo penso che ci vorrà anche più personale, perché ci sarà un controllo in più che da parte nostra dobbiamo fare, e penso specialmente agli esterni. Internamente invece la pulizia delle camere sarà fatta certamente con più attenzione, ma non mi sembra gravissimo, lo è forse un po’ di più nella gastronomia, dove molto probabilmente dovremo lavorare con due turni”. Economicamente, conclude Rinaldini, la riapertura dovrebbe essere ugualmente sostenibile.

HotellerieSuisse: “Contributo a fondo perso e deduzioni fiscali ai turisti di casa nostra”

Insomma, per affrontare la ripartenza ci vorrà tempo, ma anche soldi e aiuti. E HotellerieSuisse presenta anche la ricetta “Un finanziamento a fondo perso per supportare gli albergatori e deduzioni fiscali per gli svizzeri che fanno le vacanze all’interno del Paese”.

Aprono gli alberghi

Il Quotidiano 04.05.2020, 21:00

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