Svizzera

"Oggi è una bella giornata"

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis annuncia l’entrata in una nuova fase nella gestione della pandemia: "riconquistiamo parte delle nostre libertà"

  • 2 febbraio 2022, 16:17
  • 24 giugno 2023, 09:31

Ignazio Cassis: "vediamo la luce all'orizzonte"

TG Speciale del 02.02.22 02.02.2022, 15:52

Di: Diem

"Oggi è una bella giornata perché segna l’inizio di una nuova fase in questa lunga e difficile crisi". Con queste parole il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha aperto, in italiano, la conferenza stampa durante la quale il Consiglio federale ha annunciato la revoca di una parte delle limitazioni in vigore per lottare contro il Covid. "Non significa la fine della pandemia, ma vediamo una luce all’orizzonte. Gli sviluppi nelle ultime settimane ci fanno sperare e, a partire da adesso, possiamo rinunciare ad alcune misure, come l’obbligo del telelavoro e della quarantena".

"Stiamo riconquistando una buona dose di libertà, ma libertà fa sempre rima con responsabilità" ha affermato il ticinese. L’avvio della nuova fase è resa possibile dal fatto che "più del 90% della popolazione è immunizzata o perché guarita o perché vaccinata", ha detto Ignazio Cassis ribadendo che "la vaccinazione resta fondamentale. Oggi abbiamo le prove che protegge in modo efficace contro un decorso grave della malattia".

Aboliti gli obblighi di telelavoro e quarantene

Il Consiglio federale, in concreto, ha deciso che da giovedì 3 febbraio sono revocati gli obblighi del telelavoro e di quarantena per i contatti degli infettati che era stata la misura subito introdotta all’inizio della crisi due anni fa. Ma non solo. Dato che malgrado il numero dei contagi continui ad essere molto elevato, non è subentrato un sovraccarico delle strutture e l’occupazione dei posti letto nelle unità di terapia intensiva è calata ulteriormente, il Governo ha posto in consultazione fino al 9 febbraio la revoca dei provvedimenti restanti su cui deciderà il 16 febbraio e la fine della situazione particolare.

Provvedimenti via subito o in due tappe?

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Sono previste due varianti. La prima prevede la revoca in blocco di tutti le restrizioni a partire dal 17 febbraio se sarà stato superato il picco dell’ondata pandemica. In una volta solo decadrebbero: i certificati per ristoranti, manifestazioni e strutture culturali e per il tempo libero; mascherina sui trasporti pubblici, nei negozi e in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico; le limitazioni per gli incontri privati e l’obbligo di autorizzazione per le grandi manifestazioni. La seconda, riguarda l’abolizione in due fasi, mantenendo oltre il 17 febbraio l’obbligo della mascherina, la regola 2G e l’obbligo di autorizzazione per le grandi manifestazioni al chiuso. Quando anche queste cadranno, sarà abrogata anche l’ordinanza COVID-19 riguardante la situazione particolare.

Un’altra novità posta in consultazione riguarda la revoca dei provvedimenti sanitari per chi entra in Svizzera (test per le persone non vaccinate o non guarite e registrazione dei dati di contatto). Inoltre si prevede di revocare i cosiddetti certificati COVID svizzeri, mentre continueranno a essere emessi i certificati riconosciuti dall’Unione Europea necessari per il traffico internazionale.

Trattamento ambulatoriale del Covid-19

L’uscita dalla fase emergenziale imporrà anche la definizione di nuove modalità di assunzione dei costi dei trattamenti per il trattamento ambulatoriale del Covid-19. È un’altra novità sulla quale la Confederazione si attende le prese di posizione dei cantoni, delle parti sociali, delle commissioni parlamentari e delle associazioni interessate.

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