Svizzera

Legge Covid, Stati meno generosi

Dopo il Nazionale, anche la Camera alta ha approvato il progetto governativo, ma con alcune limature

  • 10 settembre 2020, 23:30
  • 10 giugno 2023, 04:33
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Alla cultura 80 milioni di franchi invece di 100

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Di: ATS/eb

Ci vorranno ancora diversi passaggi tra le Camere prima che la legge Covid-19 sia pronta per la votazioni finali e possa entrare in vigore. Dopo il Nazionale ieri, il Consiglio degli stati ha approvato oggi, giovedì, per 33 voti a uno (quattro astensioni) il progetto governativo, apportandovi però diversi ritocchi e dimostrandosi, in taluni casi, meno generoso per quanto riguarda il sostegno ai lavoratori in difficoltà a causa del coronavirus.

La legge Covid-19 ha come obiettivo la trasposizione nel diritto ordinario dei provvedimenti adottati dal Consiglio federale durante la pandemia ricorrendo al diritto d'urgenza. Un "lavoro" necessario, dal momento che i decreti governativi scadono dopo sei mesi dalla loro promulgazione.

Da Berna, Pietro Bernaschina

Telegiornale 09.09.2020, 22:00

La legge in questione, che verrà dichiarata urgente, è attaccabile mediante referendum e specifica ciò che il Governo ha il diritto di fare per combattere la pandemia. Se una misura non è più necessaria, le disposizioni corrispondenti saranno abrogate. Solo le misure relative all'assicurazione contro la disoccupazione potranno essere prorogate oltre il 2021.

L'entrata in materia, diversamente dal Nazionale, non era contestata. Diversi esponenti hanno lodato la prontezza del Consiglio federale, specie per quanto attiene agli interventi a favore delle imprese e dei lavoratori, senza i quali la situazione odierna sarebbe ben più grave sotto l'aspetto sociale ed economico.

Tuttavia, diversi "senatori" hanno sottolineato come questa legge rappresenti finalmente un "ritorno alla normalità" dopo la fase più acuta della pandemia, ossia un ritorno al normale funzionamento delle procedure democratiche, dopo la fase che ha visto l'Esecutivo decidere sulla base del diritto d'urgenza.

Cultura

Andando a guardare i dettagli, per quanto attiene agli aiuti alla cultura, diversamente dal Nazionale, gli Stati si sono espressi per 26 voti a 14 a favore della versione del Governo e della commissione preparatoria, per una somma di 80 milioni di franchi invece di 100.

Calcio ed eventi

Via libera anche a prestiti senza interessi alle leghe professionistiche di calcio e disco su ghiaccio. L'importo potrebbe arrivare fino ad un quarto dei costi operativi dei club per il 2018/2019. I club dovranno fornire garanzie fino al 25%. I prestiti dovranno essere rimborsati entro dieci anni. Gli Stati hanno poi compiuto un gesto in favore delle imprese duramente colpite dalla pandemia attive nei settori degli eventi e dei viaggi. Potranno ottenere aiuti dalla Confederazione, ma solo se erano in buona "salute" economica prima della crisi e i Cantoni, dove ha sede l'impresa, partecipino al finanziamento. Oltre a ciò, finanziamenti potranno essere concessi per i casi di rigore.

Stranieri e frontalieri

Se il Consiglio federale limiterà l'entrata o il soggiorno degli stranieri, dovrà escludere da questa disposizione il ricongiungimento familiare e l'entrata dei concubini, nonché dei loro figli. Nel corso del dibattito, il plenum ha anche accolto - 28 voti a 10 - una proposta di Carlo Sommaruga (PS/GE) che chiede al Consiglio federale di adottare, in caso di chiusura delle frontiere, quei provvedimenti necessari per assicurare al meglio il diritto alla circolazione del lavoratori frontalieri e degli abitanti che hanno legami particolari - per esempio di parentela - nella zona di confine.

Lavoratori e indennità

La legge prevede anche il versamento di indennità per perdita di guadagno per le persone che devono interrompere o limitare in maniera significativa la loro attività lucrativa. Gli indipendenti non ne beneficeranno e nemmeno i datori di lavoro. Coloro che continueranno a versare il salario al loro collaboratore vulnerabile che non può lavorare non avranno diritto a un rimborso Diversamente dal Nazionale, il plenum non ha voluto estendere il diritto alle indennità per perdita di guadagno per i lavoratori su chiamata, con contratto a tempo determinato o alle dipendenze di un'agenzia di lavoro interinale, o agli apprendisti.

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