Svizzera

I timori degli epidemiologi

Numero di riproduzione oltre 1, gli esperti "preoccupati" criticano gli allentamenti decisi dal Consiglio federale

  • 21 giugno 2020, 23:14
  • 10 giugno 2023, 02:07

Tensione tra la Task force Covid-19 e il Consiglio federale

Telegiornale 21.06.2020, 22:00

Di: TG/ATS/eb

A partire da lunedì, in Svizzera si torna praticamente alla normalità. Ma gli allentamenti preoccupano gli esperti della Task force nazionale sul Covid-19, il cui capo, Matthias Egger, ha dichiarato che le riaperture decise dal Governo sono state "troppo rapide".

Con i 35 nuovi casi positivi registrati domenica nella Confederazione, il numero di riproduzione (R0) del Covid-19 è tornato a salire, arrivando a 1,18. "Se siamo sopra l’1 vuol dire che la malattia si diffonde e non la stiamo controllando. Non vuol dire che è esplosa ma non è un buon segno”, spiega Bertrand Kiefer, medico e caporedattore della Revue Médicale Suisse, esprimendo la sua preoccupazione.

Kiefer condivide le osservazioni mosse dalla Task force all'Esecutivo: "Egger ha criticato il Consiglio federale e di fatto il ministro Berset per le ultime misure prese, dicendo che sono andati troppo veloce. E questa critica è benvenuta perché è nel ruolo degli esperti criticare anche le scelte politiche. Ne va dell'indipendenza. Il politico è forse mosso da pressioni dell'economia o dei cittadini. Ma i dati ci dicono che in realtà la tendenza non è positiva", afferma.

Una posizione condivisa anche da Sarah Tschudin Sutter, infettivologa dell'ospedale universitario di Basilea: "Da parte nostra, come Task force abbiamo raccomandato di far dipendere gli allentamenti dallo sviluppo del cosiddetto numero di riproduzione del virus, alla sua diffusione. Posso comunque capire che il Governo abbia deciso di fare questo passo in ogni caso, nonostante i numeri siano in aumento. E questo perché tutti vogliamo sicuramente tornare alla normalità il più presto possibile".

Per gli esperti ci sono due punti che andrebbero migliorati: il tracciamento dei contatti e la raccolta puntuale dei dati da parte dell'Ufficio federale di sanità pubblica. "Si deve poter garantire che i casi, anche quando numerosi, vengano segnalati rapidamente, che il contact tracing sia efficace, che si possa capire la struttura del virus, che la raccolta dati e la messa a disposizione per i ricercatori ed esperti siano rapide", aggiunge Marcel Salathé, epidemiologo EPFL.

Preoccupazione tra gli esperti

Telegiornale 21.06.2020, 22:00

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