Svizzera

Aiuti miliardari approvati dal Parlamento

Le camere federali avallano vari crediti a sostegno dell’economia in crisi a causa del nuovo coronavirus. Focus su asili nido, turismo e media

  • 5 maggio 2020, 13:12
  • 4 settembre 2023, 15:51

Radiogiornale delle 12.30 del 05.05.2020: da Berna, Gian Paolo Driussi

RSI Svizzera 05.05.2020, 15:11

  • keystone

Il Parlamento svizzero continua a discutere dei vari aiuti finanziari, da concedere per superare la crisi economica causata dalla pandemia di nuovo coronavirus.

Gli Stati hanno discusso degli aiuti da concedere agli asili nido, ma se il Nazionale ieri ha proposto di erogare a queste strutture 100 milioni, la Camera dei cantoni si è mostrata meno generosa, attribuendone 65.

280 milioni alla cultura

Al pari del Nazionale, gli Stati hanno accordato un credito di 280 milioni per alleviare il mondo culturale (teatri, design, cinema, arti visive letteratura, musica e musei) duramente toccato dalla crisi del coronavirus sotto forma aiuti immediati e indennità.

5,3 miliardi alle IPG

Altri 5,3 miliardi di franchi sono stati approvati dalla Camera dei cantoni per indennizzare, tramite le Indennità per perdita di guadagno (IPG), quei genitori rimasti a casa per prendersi cura dei figli dopo la chiusura delle scuole e per gli indipendenti la cui attività è stata chiusa dall'esecutivo. Riceveranno l'80% del salario, ma al massimo 196 franchi al giorno.

Potranno beneficiare delle IPG anche gli indipendenti che non sono interessati dal divieto di esercitare un'attività lavorativa se il loro reddito non supera i 90'000 franchi e la loro azienda subisce le conseguenze del coronavirus.

Turismo: 67 milioni

Il Consiglio degli Stati ha anche deciso di attribuire un credito di 67 milioni a Svizzera Turismo. Il settore turistico otterrà 27 milioni per compensare con un versamento unico a fondo perso i contributi annui che i diversi fornitori di servizi di Svizzera Turismo (partner regionali, alberghi, impianti di risalita, ecc.) non sono in grado di corrispondere a causa delle attuali difficoltà del settore.

Ulteriori 40 milioni sono destinati a finanziare un'ulteriore campagna di marketing per il periodo 2020-2022 che ha l'obiettivo di stimolare la domanda e promuovere l'offerta nelle varie regioni del Paese (soprattutto in quelle meno popolari).

Consiglio nazionale: sì ad aiuto urgente ai media

Il blocco delle attività produttive dovuto al coronavirus e il conseguente crollo delle entrate pubblicitarie hanno posto i media in una situazione drammatica. Per garantire la sopravvivenza di giornali, radio e tivù, il Consiglio nazionale, dopo gli Stati ieri, ha approvato oggi due mozioni che chiedono un aiuto urgente di circa 65 milioni di franchi.

Una prima mozione chiede al Consiglio federale di adottare provvedimenti immediati sotto forma di una soluzione transitoria: concretamente si tratta innanzitutto di sostenere l'agenzia di stampa Keystone-ATS affinché sia in grado di diffondere gratuitamente ai suoi abbonati nelle tre lingue i suoi testi del servizio di base. I suoi clienti, ossia la maggior parte dei media, fa fatica a pagare l'abbonamento a causa del crollo delle entrate.

La mozione prevede inoltre lo stanziamento dei mezzi necessari per l'invio gratuito dei giornali regionali e locali da parte della Posta (circa 25 milioni di franchi) e una riduzione del prezzo per il recapito degli altri quotidiani (10 milioni).

La seconda mozione auspica che le emittenti radiotelevisive locali e regionali siano sostenute con 30 milioni in più rispetto al 2019. Questo aiuto d'emergenza può essere erogato attingendo alla riserva di fluttuazione del canone radiotelevisivo già presente.

ATS/ludoC


Tutti d'accordo sull'aiuto ai media

Telegiornale 05.05.2020, 22:00

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