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Ingresso a Gaza: “no” di Israele a Lazzarini

Una richiesta di accesso alla Striscia, da parte del capo dell’UNRWA, è stata respinta dal ministro degli interni israeliano

  • 30 aprile, 23:21
  • 30 aprile, 23:44
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Philippe Lazzarini è il commissario generale dell'agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi

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Di: AFP/ATS/RSI Info

Philippe Lazzarini, direttore generale dell’agenzia dell’ONU per i profughi palestinesi (UNRWA), si è visto respingere dal ministro degli interni israeliano Moshe Arbel una richiesta di ingresso a Gaza attraverso Israele. Lo ha riferito il quotidiano Haaretz nella serata di oggi, martedì, precisando che Arbel si è opposto alla richiesta a causa “dell’accumularsi di prove circa il coinvolgimento di operatori dell’UNRWA” nell’attacco del 7 ottobre sferrato da Hamas.

Alcuni stretti collaboratori del ministro hanno poi dichiarato al giornale che “il ruolo attivo dell’UNRWA” nell’attacco “è chiaro”, suggerendo, quindi, che Lazzarini faccia ingresso nella Striscia attraverso Rafah egiziana.

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Proprio oggi, martedì, il commissario generale dell’UNRWA si trovava a Ginevra, dove ha esortato la Svizzera a continuare a fornire sostegno umanitario nella regione, definendo una “buona notizia” la raccomandazione della Commissione di politica estera del Consiglio nazionale di mantenere un aiuto parziale all’agenzia.

Intanto il segretario di Stato americano, Antony Blinken ha raggiunto Israele. In una precedente conferenza stampa in Giordania ha esortato Hamas a rispondere positivamente e “senza ulteriori ritardi” alla proposta di tregua con Israele, che prevede anche il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza. “Voglio vedere questo accordo concretizzarsi nei prossimi giorni” ha sottolineato il capo della diplomazia statunitense.

Parallelamente, il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso seria preoccupazione riguardo un’ offensiva israeliana sulla città di Rafah, classificandola come “un’escalation intollerabile, che causerebbe la morte di miglia di civili e ne costringerebbe altre centinaia di migliaia a fuggire”. Le dichiarazioni di Guterres arrivano in risposta alle parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che martedì ha dichiarato che il suo esercito entrerà nella città a sud della Striscia, considerata l’ultimo bastione di Hamas “con o senza un accordo di tregua, per ottenere una vittoria totale”. Il capo delle Nazioni Unite ha inoltre fatto un appello per un aumento significativo degli aiuti umanitari ai palestinesi assediati, sottolineandone la necessità.

E per facilitare proprio la logistica degli aiuti umanitari nella regione, è in corso la costruzione di un molo temporaneo sulla costa di Gaza. La struttura, la cui realizzazione è iniziata lo scorso 25 aprile ed è gestita dalle forze armate americane, dovrebbe essere terminata giovedì, ha fatto sapere il presidente cipriota Nikos Christodoulides. Questo nuovo accesso via mare è inteso per completare, non per sostituire, i canali di consegna terrestri esistenti, ha specificato Antony Blinken, sottolineando che il molo consentirà “un notevole aumento degli aiuti”.

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