Filosofia e Religioni

Dio, il primo fashion designer della storia dell’umanità

Con il professor Lorenzo Cantoni, direttore del Master in Digital Fashion Communication all’Università della Svizzera italiana, un inconsueto viaggio all’interno della Bibbia per scoprire i tanti episodi legati agli indumenti

  • 9 maggio, 12:00
  • 10 maggio, 09:28

Di abiti e Sacre Scritture

RSI Cultura 07.05.2024, 12:20

Di: Corinne Zaugg

Trovare in una stessa frase i termini moda e religione può sorprendere. Un po’ meno, forse, se a farlo è il professor Lorenzo Cantoni, direttore del Master in Digital Fashion Communication all’Università della Svizzera italiana. Gli abiti da sempre accompagnano la storia degli esseri umani. E solo la loro. Perché agli animali bastano le piume, la pelliccia, le squame, gli aculei. All’uomo no. E per questo, da sempre, la storia di quello che indossiamo è strettamente intrecciata a quello che siamo. Anche se, come ha detto il professor Cantoni, in margine alla prima conferenza del ciclo “Ragione ed esperienza estetica”, “non c’è identità totale tra noi e quello che indossiamo. Perché noi non siamo il vestito che indossiamo. Ma siamo anche più del nostro solo corpo nudo”.

Prima di addentrarsi nel vasto tema dell’abito, della sua presenza e del suo significato all’interno delle Sacre Scritture, Cantoni ha voluto spiegare le ragioni che hanno spinto l’uomo sin dalla notte dei tempi a fabbricarsi qualcosa con cui coprirsi o in cui avvolgersi.

Essenzialmente si tratta di motivi legati al pudore ( coprire gli organi genitali), al bisogno di ripararsi ( dal caldo, dal freddo, algli oggetti contundenti) e infine per esprimere e comunicare qualcosa di sé. Il vestito, quindi, serve anche per dire chi siamo, anche se noi siamo più del vestito o dei vestiti che indossiamo… E di abiti e di vestiti si parla anche nella Bibbia, sin dal libro della Genesi, dove Adamo ed Eva, perfettamente a loro agio e in simbiosi con la natura che li circondava, dopo aver assaggiato il frutto dell’albero del bene e del male, si vergognano della loro nudità finchè noin interviene Dio che porge loro dei vestiti. Gesto che fa di lui il primo … fashion designer della storia dell’umanità: l’episodio è stato anche illustrato in un dipinto di autore sconosciuto del XVII secolo, in una chiesa di Quito, Equador) . Molti i riferimenti agli abiti anche nel Nuovo Testamento, a partire da quel “vestire gli ignudi” che è uno dei compiti primari che Gesù affida a chi lo vuole seguire. Gesù nasce e muore nudo e la sua tunica, i soldati sotto la croce, se la giocheranno a dadi. Per arrivare all’espressione di San Paolo: “rivestirsi di Cristo” dove, conclude il professor Cantoni, Gesù viene paragonato niente meno che a …un abito!

Queste e altre curiosità su moda e Sacre Scritture sono emerse durante l’incontro organizzato dal Seminario di San Giuseppe di Lugnao, nel corso della relazione del direttore del Master in Digital Fashion Communication all’Università della Svizzera italiana, Lorenzo Cantoni, sul tema “L’invenzione della moda nell’esperienza religiosa”.

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